☭    "Non è difficile essere rivoluzionari quando la rivoluzione è già scoppiata e divampa... È cosa molto più difficile - e molto più preziosa - sapere essere rivoluzionari quando non esistono ancora le condizioni per una lotta diretta, aperta, effettivamente di massa, effettivamente rivoluzionaria; saper propugnare gli interessi della rivoluzione (con la propaganda, con l'agitazione, con l'organizzazione) nelle istituzioni non rivoluzionare, sovente addirittura reazionarie, in un ambiente non rivoluzionario, fra una massa incapace di comprendere subito la necessità del metodo rivoluzionario di azione"     ☭    



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Contro la soluzione politica


La presenza in ambiti di movimento di ex militanti delle organizzazioni armate del ciclo di lotte degli anni 70, che a suo tempo hanno dichiarato chiusa quell’esperienza e beneficiato per questo di notevoli sconti di pena, pone un serio problema. La loro legittimazione, in quanto parte di quella storia, tra giovani compagni all’oscuro di quelle vicende richiede una riflessio- ne. Le ragioni che hanno portato alla resa questi militanti, e gli effetti negativi sui percorsi di costruzione di una prospettiva rivoluzionaria pesano ancora oggi. Se possiamo fare un parallelismo, con tutte le dovute differenze e proporzioni, lo troviamo in quella zona grigia dell’ “antagonismo sociale” dove certe tendenze opportuniste si esplicitano nel prendere pubblicamente le distaze da forme di organizzazione e pratiche di lotta non compatibili con le loro delimitazioni lega- liste e paraistituzionali. Contribuendo in questo modo alla criminalizzazione di determinate pratiche di lotta e alla repressione dei compagni colpevoli di non dialettizzarsi con le regole dell’ordine borghese. Daltra parte, accettare il gioco del nemico, operando sul suo terreno, con le sue regole, è il modo per andare incontro ad una sconfitta certa. O se si vuole, partire con l’idea di un cambio di campo, giustificandolo con l’affermazione che “si è perso ma ci siamo battuti”. E’ un modo, a partire da una resa, da una capitolazione dichiarata, per legitti- mare il proprio ingresso negli ambiti politici istituzionali predisposti dal potere, a dimostrazione che nella bella democrazia anche le voci critiche hanno il loro spazio. Lo spazio riservato a quelle componenti a cui viene affidato il compito di narcotizzare la conflittualità sociale, di ingabbiarla in percorsi illusori di fanto- matiche vie verso la trasformazione, per via istituzionale e riformista, dello stato di cose presenti.
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Elenco Articoli
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Antono Gramsci:Alcuni temi della quistione meridionale

Come si legge in 2000 pagine, cit., il manoscritto andò smarrito nei giorni dell'arresto di Gramsci e fu ritrovato da Camilla Ravera tra le carte che Gramsci abbandonò nell'abitazione di via Morgagni.
Il saggio fu pubblicato nel gennaio 1930 a Parigi nella rivista Stato Operaio, con una nota in cui è detto: «Lo scritto non è completo e probabilmente sarebbe stato ancora ritoccato dall'autore, qua e là. Lo riproduciamo senza alcuna correzione, come il migliore documento di un pensiero politico comunista, incomparabilmente profondo, forte, originale, ricco degli sviluppi piú ampi. ».




Questione elettorale borghese

Per un altro spunto (se ce ne fosse ancora bisogno) sulla questione elettorale borghese

Necessità di una preparazione ideologica di massa

di Antonio Gramsci , scritto nel maggio del 1925, pubblicato in Lo Stato operaio del marzo-aprile 1931. Introduzione al primo corso della scuola interna di partito




La legislazione comunista

Articolo apparso su L'Ordine nuovo anno II n.10 del 17 luglio 1920 a firma Caesar

Antonio Gramsci : Il Partito Comunista

Articolo non firmato, L’Ordine Nuovo, 4 settembre e 9 ottobre 1920.




Antonio Gramsci - Riformismo e lotta di classe

(l'Unità, 16 marzo 1926, anno 3, n. 64, articolo non firmato)




Antonio Gramsci : La funzione del riformismo in Italia

(l’Unità, 5 febbraio 1925, anno 2, n. 27, articolo non firmato)




Referendum sulla costituzione

Votare o non votare, è questo il problema?

Lettera di un operaio FIAT di Torino

" FCA, la fabbrica modello "

Elezioni borghesi: un espediente per simulare il consenso popolare!

Lo scorso 19 giugno, con i ballottaggi, si sono consumate le ennesime elezioni previste dal sistema democratico borghese. Si trattava di elezioni amministrative ma di alto significato politico nazionale.